Passa ai contenuti principali

Straniamento

Verfremdungseffekt /Straniamento
Vincenzo Napolitano
Eleni Kolliopoulou
[25 giugno – 14 luglio]

Interventi sonori
Diego Perrone
feat. Generoso Gene Urciuoli
[25 giugno dalle 7 pm]

a cura di Spazio Ferramenta



Ultimo appuntamento della stagione 2012-2013, a conclusione di un periodo di grandi successi: la serata sulla performance che ha unito i linguaggi dell’arte, della musica e della danza; la partecipazione ad Artissima Lido; il mercatino di Natale dedicato alla creatività; la trasferta in fiera a Bologna con i premi e i riconoscimenti di curatori e artisti; la collaborazione con la Città di Torino in occasione della Festa della Donna; l’intervento in streaming mondiale ToBeContinued 2013; la partecipazione al Fringe Festival, la collaborazione con il Salone del Libro di Torino.
Artisti, musicisti, dj’s, attori, danzatori e creativi sono stati i protagonisti di una programmazione variegata, fatta di contaminazioni e incontri insoliti.

Per l’ultimo appuntamento, una serata per salutarsi prima della pausa estiva, i protagonisti saranno gli artisti emergenti Vincenzo Napolitano e Eleni Kolliopoulou, il musicista Diego Perrone e Generoso Gene Urciuoli per una sera nuovamente al dj set.

Verfremdungseffekt /Straniamento

Selezionati tramite call pubblica per i progetti Studio Visit e Spazio OFF, Kolliopoulou e Napolitano presentano due lavori concepiti autonomamente il cui fil rouge è però lo straniamento, inteso come ricerca artistica che, estraniandosi dalla propria natura, conduce dapprima all’alienazione e poi all’esercizio critico.

La definizione di Straniamento data da Treccani.it è: “Secondo la teoria drammatica elaborata da Bertold Brecht, l’effetto di “distanza” che l’attore suscita nello spettatore non identificandosi con il personaggio o con l’ambiente, ma rappresentandolo, grazie alla recitazione e, secondariamente, alla musica e alla scenografia, come diverso da sé, fino a farne qualcosa di noto e di estraneo al tempo stesso. Questa concezione, che ha radici nella cultura teatrale di alcuni paesi orientali o di altri secoli, come nel teatro medievale europeo, è legata alle idee di Brecht sulla funzione sociale e civile del teatro, cioè a un’ideologia che vuole rappresentare in chiave marxista la realtà in divenire. Lo scopo dello straniamento è infatti non solo quello di evitare il coinvolgimento emotivo dello spettatore, ma anche di suscitare un atteggiamento analitico e critico rispetto ai fatti rappresentati”.

Oggetti sospesi in contesti insoliti per Napolitano che allestisce la sua prima personale nell’infernotto quattrocentesco utilizzando tecniche, materiali e icone tipici della grafica pubblicitaria che invade la quotidianità. Immagini come oggetti da consumare e gettar via.

Kolliopoulou presenta in anteprima il video della performance Kolaps/ Collapse/ urban poetry realizzato a Halle an der Saale (Ger). Il lavoro è stato selezionato e verrà presentato durante la 19ª Psi-Performance Studies International Conference (26 -30 giugno 2013, Standford, U.S.A.) L’azione scenica, quasi surreale, è una metafora dell’inesorabile, lento, crollo economico e sociale che caratterizza il nostro tempo.

Compresenza di linguaggi: musica!

Il pubblico di Spazio Ferramenta è abituato ad appuntamenti insoliti nei quali i linguaggi si mescolano. Per accompagnare Kolliopoulou e Napolitano il linguaggio scelto è quello della musica.
Padrino della serata un musicista già noto: Diego Perrone eccezionalmente accompagnato da Generoso Gene Urciuoli, “agitatore culturale” tra gli ideatori del progetto culturale Spazio Ferramenta.



I progetti dedicati agli artisti emergenti: Studio Visit e Spazio OFF
Fin dalla sua fondazione, Spazio Ferramenta ha dichiarato il suo impegno nello scouting e nella promozione dei talenti emergenti, in particolare di quelli presenti sul proprio territorio. I programmi Studio Visit e Spazio OFF sono stati ideati appositamente per offrire visibilità e opportunità di crescita ai giovani artisti. Corinna Gosmaro, Artsiom Parchinsky e Trung Ahn Vu sono stati i primi tre artisti lanciati, il cui lavoro è ora presente in gallerie ed esposizioni nazionali.
I due artisti selezionati tramite call pubblica lo scorso dicembre sono Eleni Kolliopoulou (1980, Atene) e Vincenzo Napolitano (1989, Benevento). Ad entrambi la possibilità di cimentarsi in una mostra personale e di interpretare Spazio OFF, la vetrina su strada in via San Domenico 7. Dopo la tappa di fine marzo che ha visto Kolliopoulou in Spazio Ferramenta e Napolinato in vetrina, gli artisti si scambiano e si cimentano con un setting diverso.

Diego Perrone
Nato a Torino nel 1975, è noto per essere “quello che canta con Caparezza” oppure “il cantante dei Medusa”. In effetti con Caparezza collabora dal 2002 nel ruolo di seconda voce, mentre i Medusa sono il gruppo con il quale ha iniziato a comporre canzoni e a fare concerti. 
Ma nella sua più che decennale militanza sui palcoscenici italiani i featuring sono molti: da AntiAnti a Mambassa, da The art of zapping a Punx Crew. Importante anche la collaborazione con il dj e produttore elettronico Roger Rama così come il progetto di elettronica Niagara portato avanti con Davide Tomat e Gabriele Ottino (gia nei N.A.M.B.), co-produttori del suo primo disco solista “Dove finisce il colore delle fotografie lasciate al sole”.

Generoso Gene Urciuoli
Archeologo e musicista, Urciuoli si è formato nel magmatico contesto culturale torinese dove ha iniziato a operare nei primi anni Novanta sia come organizzatore di eventi e consulente per la programmazione artistica, sia ad esibirsi come musicista. Le sue escursioni nell’avanguardia e nel free jazz di quegli anni cedono il passo alla passione per la musica elettronica e il clubbing portandolo a sperimentare e giocare con i suoni virtuali. Oltre alla attività di djsetting nei club si confronta sempre più frequentemente con le sonorizzazioni di ambienti e opere d’arte e la creazione di tappeti sonori di eventi. Negli anni ha sviluppato esperienza diretta e competenza nell’arte moderna e contemporanea per poi tornare a dedicarsi nuovamente -e quasi pienamente- allo studio dell’archeologia.


Post popolari in questo blog

SPAZIO FERRAMENTA

Spazio Ferramenta è un progetto culturale indipendente che coinvolge un gruppo di cinque persone, la cui direzione artistica è a cura di Raffaella Bassi, affiancata da Francesca Arri e Verdiana Oberto. Ferramenta è uno luogo già esistente la cui identità è mutata negli anni. Oggi è la sede privilegiata da Spazio Ferramenta, trasformata in spazio indipendente ove viene promossa la sperimentazione artistica e la contaminazione tra linguaggi contemporanei, mescolando gli ingredienti del nutrimento culturale. Nell’attuale panorama sociale - caratterizzato da forti separazioni di gruppo che esaltano le categorizzazioni, gli arroccamenti e i contrasti -Spazio Ferramenta lancia un ribaltamento di prospettive basato sul confronto interdisciplinare. Laddove coesisteranno sguardi trasversali, contaminazioni e commistioni, lì si potranno generare nuove riflessioni. Spazio Ferramenta esplora i confini tra diverse narrazioni e, sulla sottile linea di separazione tra un

CHI SIAMO

Raffaella Bassi (Cividale del Friuli, 1974)  Laureata in Conservazione dei Beni Culturali con master di Management dei Beni Culturali e Ambientali, attualmente segue la comunicazione in una istituzione museale torinese. Co-fondatrice e direttore artistico di Spazio Ferramenta. Francesca Arri , (Asti 1983)  Performer e artista visiva, laureata all’Accademia Albertina, La sua opera parte dall'azione dal vivo per arrivare alla ricerca e promozione di artisti e ricercatori nell'ambito dell'arte, della musica e della cultura contemporanea. Il suo lavoro è stato presentato in importanti vetrine internazionali tra cui Fondazione Hangar Bicocca, Milano, Fondazione Merz, Torino, Matadero-Madrid, Tel Aviv Museum of Art, 12th Istanbul Biennale, White Box Gallery New York, CAPA New York, E-Flux New York in collaborazione con Serpentine Gallery Londra, Kopfbau Basilea, Inter Art Gallery Pechino, Uninghen Berlino/Londra, Mart Dublino, Centro Cultural MAC Montevideo, M

Ophite Diagrams | collettivo Mare

Per Spazio Ferramenta, martedì 25 febbraio, il collettivo Mare di Dirac racconta il progetto Ophite Diagrams in un’inedita forma site specific con un live, un’installazione sonora e l’esposizione di manufatti legati alle loro performance, espressioni artistiche tra loro in sinergia che avvicinano al mistero del suono e delle sue raffigurazioni mistiche. L’area ipogea di Spazio Ferramenta accoglie perfettamente le energie e le vibrazioni del progetto Mare di Dirac e dell’installazione di Federico Dal Pozzo, il percorso intimo nella suggestione dell’oscurità e le atmosfere rituali guidano alla ricerca della luce. Ophite Diagrams è l’ultimo progetto Mare di Dirac e rappresenta il legame tra spiritualità e metodo scientifico. Ophite - dal greco ophis, serpente - Diagrams sono i rituali usati nello gnosticismo per rievocare il serpente del giardino dell'Eden come simbolo di saggezza. Sono tracce che Mare di Dirac ha tradotto in musica e inciso su nastro magnetico